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mercoledì 27 maggio 2009

MISTERIOSO CERCHIO DI GHIACCIO NEL LAGO BAIKAL, ESCLUSI UFO


Uno strano ma perfetto cerchio è apparso sulla superficie ghiacciata del lago Baikal, in Siberia. Gli scienziati hanno escluso subito il coinvolgimento di Ufo, ma sono perplessi sull’origine del misterioso fenomeno geologico, verificatosi nell’area meridionale del lago. A scoprire il fatto sono stati alcuni astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, a 354 chilometri dalla terra.

Il cerchio è apparso per la prima volta il 5 aprile ed è stato chiaramente visibile fino al 27, quando il ghiaccio ha iniziato a spaccarsi. Gli scienziati sostengono che dell’acqua calda sia salita in superficie dando origine al particolare fenomeno, ma restano comunque dei dubbi sull’origine della fonte di calore. Flussi idrotermali sono infatti stati osservati in altre parti del lago, ma non nell’area in cui è apparso il cerchio, dove l’acqua è costantemente fredda.


Il lago Baikal è un lago della Siberia meridionale, diviso fra i territori dell'Oblast' di Irkutsk e della Repubblica di Buriazia. È stato posto sotto la tutela dell'Unesco come patrimonio dell'umanità nel 1996. Si estende su una superficie di 31.500 chilometri quadri e, proprio per questo, è uno dei maggiori laghi al mondo per superficie. Si allunga per 636 chilometri da nord a sud ed è il secondo del mondo per lunghezza dopo il lago Tanganica, con una larghezza media di 48 km. La profondità media del lago è di 730 m, con una massima di 1.620 nella parte centrale. Questi valori ne fanno contemporaneamente il lago d'acqua dolce più profondo del mondo e quello con il volume maggiore. Le sue acque, che ospitando diverse specie di pesci inesistenti nel resto del pianeta, lasciano filtrare lo sguardo fino a più di 40 metri di profondità. Si stima che il Baikal contenga circa il 20% delle riserve d'acqua dolce del pianeta, esclusi i ghiacciai e le calotte polari.

INVENTATA BICI CON RUOTE PENTAGONALI E TRIANGOLARI, COSI' L'ESERCIZIO E' PIU' INTENSO

Sembra assurdo reinventare la ruota nel 2009, ma è quello che ha fatto l’inventore cinese Guan Baihua. Non si tratta però di ruote comuni. L’uomo, un ufficiale militare di 50 anni, infatti, ha inventato una nuova bicicletta piuttosto curiosa: al posto delle ruote convenzionali ci sono una ruota pentagonale, nella parte anteriore, ed una triangolare, in quella posteriore. Molti, secondo l’inventore, vanno in bici per mantenersi in forma e una bici del genere consente di svolgere una più intensa attività fisica.

Tutti coloro che hanno provato il mezzo sono rimasti sorpresi per la semplicità con cui il velocipede si manovra. Questo perché i bordi delle ruote pentagonali e triangolari non sono perfettamente diritti. Il diametro delle figure, inoltre, è sempre lo stesso, in qualsiasi modo lo si misuri. Il risultato finale è che quando si pedala, anche se la ruota non ha un centro di rotazione fisso, il sellino è sempre alla stessa distanza dal terreno, come in una bici convenzionale.

I TAXI DI LONDRA SONO I MIGLIORI AL MONDO, MA ANCHE I PIU' CARI

I taxi neri di Londra sono stati votati i migliori per il servizio che offrono, ma anche giudicati troppo cari (una corsa è quasi mai sotto alle 10 sterline, circa 11,5 euro) in un sondaggio di 1.400 persone, commissionato dal sito Hotels.com, che vede i conducenti dei Black Cab classificarsi come i più amichevoli, i più sicuri e quelli che mostrano la miglior conoscenza della loro città.

I tassì di Londra sono stati anche giudicate come i più puliti e più facili da prendere, mentre i tassisti parigini sono stati votati come i più antipatici, quelli di Bangkok come i più pericolosi nella guida e i taxi di Atene come i più sporchi. Il servizio taxi di New York si è piazzato al secondo posto del sondaggio.

martedì 26 maggio 2009

GIUDICE LAVORO REINTEGRA MENTANA. MEDIASET: 'SORPRENDENTE, CI APPELLEREMO'

Enrico Mentana dovrà essere reintegrato nel programma Matrix come realizzatore e come conduttore. E’ quanto ha disposto il giudice del tribunale del lavoro di Roma, Guido Rosa, che, accogliendo un ricorso presentato dall'avvocato Domenico D'Amato, ha condannato Rti al pagamento dei danni. Nel ricorso era stato lamentato il fatto che Mentana fosse stato dimissionato ed illegittimamente licenziato. La vicenda scaturì dalla polemiche sorte in seguito alla decisione aziendale di mantenere inalterata la programmazione di Canale 5 in occasione della morte di Eluana Englaro.

Mediaset prende atto della sentenza definendola “sorprendente”. “Attendiamo di conoscere nel dettaglio le motivazioni della stessa, non ancora depositate dai magistrati – sostiene l’azienda in una nota -, ma fin d'ora rendiamo noto che appelleremo questa decisione in tutte le sedi competenti”.

L’attuale conduttore di Matrix, Alessio Vinci, ha detto di non aver niente da dire. “Non ho elementi per commentare – ha affermato -. Sono molto impegnato sul lavoro per la trasmissione”.

Chiede invece l’immediata applicazione della sentenza il deputato Idv Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21. “Aldilà di qualsiasi valutazione – sottolinea -, resta comunque l'importanza di una decisione che, evidentemente, ha ritenuto immotivate ed illegittime le modalità dell'allontanamento di Mentana. Quanto accaduto a Mentana (e da troppi colpevolmente sottovalutato) è stato solo il primo campanello di allarme di una nuova stagione di intolleranza che rischia di colpire, di volta in volta, quegli autori e quei cronisti che vorrebbero solo e soltanto continuare a fare il loro mestiere, senza dover rendere omaggio all'imperatore di turno e ai suoi vassalli”.

“Articolo 21 – conclude Giulietti - ha inoltre deciso che nella prossima assemblea il premio speciale Art.21 per la libertà d'informazione sarà assegnato anche all'avvocato Domenico D'Amati, che in questi anni ha sempre difeso le ragioni della libertà contro ogni lista di proscrizione di qualsiasi natura e di qualsiasi colore”.

L’avvocato di Mentana, Domenico D’Amati, intervistato dal direttore di Articolo21 Stefano Corradino, definisce la sentenza “tutt’altro che sorprendente” in quanto il giornalista è stato privato del suo lavoro “dopo avere espresso il suo dissenso dalla linea editoriale in occasione del caso Englaro”.

Il Comitato di redazione di Videonews, di cui fa parte il programma Matrix, si dice “convinto della necessità di recuperare una professionalità, come quella del fondatore del Tg5, fondamentale per tutta l'informazione Mediaset” ed auspica che “la vertenza tra l'Azienda e Enrico Mentana si risolva con la riapertura del dialogo tra le parti superando le incomprensioni che sono state alla base di un rapporto quasi ventennale”.

martedì 12 maggio 2009

2 MILIONI DI DOWNLOAD ILLEGALI PER BRANO 'DOMANI', 4 MLN DI EURO SOTTRATTI ALL'ABRUZZO

La Federazione contro la pirateria musicale (Fpm) ha rilevato una notevole diffusione illegale, in particolare su eMule, del brano “Domani - 21 aprile 2009”, realizzato da oltre 50 artisti italiani, capitanati da Jovanotti e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, per raccogliere fondi per la ricostruzione in Abruzzo. "Ci sono migliaia di copie del brano e del video messi a disposizione sulle reti P2P con decine di migliaia di download illegali ogni giorno", sottolinea il segretario generale di Fpm, Luca Vespignani, aggiungendo di aver segnalato i fatti alla Guardia di Finanza, che è attiva sul fronte della lotta alla pirateria digitale, affinché "vi sia una rapida azione per contrastare questa diffusione illegale. In questo caso il danno va oltre la semplice pirateria musicale, si danneggia un'azione benefica".

Due milioni di download e quattro milioni di euro sottratti alla beneficenza: questi sarebbero, secondo alcuni siti web, i numeri dietro al download illegale del brano. Durissimi i commenti sulla vicenda.

La prima a denunciare la situazione è stata Caterina Caselli che, con la sua casa discografica, ha prodotto gratuitamente il pezzo. “Non credevo – dice Caselli - che ci fosse così tanta gente che da una parte depaupera una inizia¬tiva senza precedenti e dall’al¬tra disprezza il lavoro gratuito che decine di artisti famosi e centinaia di persone sconosciu¬te hanno messo in atto“.


Il manager di Jovanotti rincara la dose: “Il problema – afferma - è che nessuno di coloro che scaricano illegal¬mente musica si sente in colpa. Sarà ora che comincino, come succede in altri Paesi”.

Il giornalista di Repubblica Ernesto Assante sostiene invece che se i download fossero davvero due milioni, “saremmo di fronte a una notizia clamorosa, stupefacente, importantissima. Anzi a più notizie dirompenti. La prima è che in Italia c’è una diffusione della musica digitale assolutamente superiore a quella dell’Inghilterra e degli Stati Uniti, dove a mia memoria nessun brano è mai riuscito a totalizzare due milioni di download in pochi giorni. La seconda, non meno rilevante, è che il mercato futuro della musica sarà certamente prospero, perchè se si riuscirà a convertire solo un quarto di quegli scaricatori illegali, circa cinquecentomila, al download a pagamento – conclude Assante - il futuro della discografia sarà decisamente più florido di quanto non sia oggi”.


Il video di "Domani - 21 aprile 2009"


sabato 9 maggio 2009

TERREMOTO: SFOLLATI SULLA COSTA COME PACCHI; D'INVERNO AL MARE, D'ESTATE IN MONTAGNA

di Lorenzo Dolce

Roseto degli Abruzzi (Teramo) - A poco più di un mese dal terremoto che ha colpito L'Aquila e provincia, sono 30.000 gli sfollati che continuano ad occupare alberghi e villaggi turistici della costa. Se n'è parlato tanto, nei primi giorni, ma l'attenzione ora, tra G8 e ricostruzione, non senza polemiche e strumentalizzazioni politiche, sembra essersi spostata sulle iniziative del Governo, sul decreto legge per l'Abruzzo e sulle enormi risorse che a breve si riverseranno nella regione. Viene meno la componente umana della tragedia, che i media hanno sfruttato fino alla nausea all'inizio dell'emergenza. Il dramma però continua, le persone sono ancora fuori dalle case, ed è presto per dire quando vi potranno rientrare, gli albergatori e gli operatori turistici continuano, instancabili, a lavorare e ad aiutare gli aquilani. Per molti la stagione lavorativa è iniziata con due mesi di anticipo, ma loro, spesso soli, con la lontananza delle istituzioni, con le loro forze, continuano a darsi da fare.


Si è parlato tanto di albergatori, e di alberghi. Quelli grandi, di lusso, che sono a Pescara e Montesilvano. Ma in pochi sanno che diverse migliaia di sfollati sono ospitati nei piccoli villaggi e campeggi di mare. Uno degli esempi di queste realtà minori, amate dai turisti, ma dimenticate dallo spettacolo mediatico che il terremoto è diventato, è il campeggio "Gilda" di Roseto degli Abruzzi, cittadina di mare in provincia di Teramo.


Il piccolo villaggio, gestito da Tommaso Mazza, dispone di 18 bungalow, attualmente tutti occupati dagli aquilani. La stagione sarebbe dovuta iniziare il primo giugno, ma «dal 6 aprile - spiega il titolare - mi sono messo a disposizione di chiunque volesse venire a stare qui. Le prime persone sono arrivate proprio la sera del 6, tre giorni dopo ero al completo». Si è dato da fare Tommaso per aiutare i terremotati. Non ha solo aperto i cancelli del suo villaggio, ma si è messo a disposizione, cercando di andare incontro ad ogni esigenza. All'inizio si è accordato con un villaggio vicino, uno dei più grandi della zona, per il servizio di ristorazione. Dieci giorni dopo, però, è riuscito a ripartire col suo ristorante, fornendo agli ospiti un servizio di pensione completa. Ha ricomposto il suo piccolo staff - oltre lui, 4 persone in cucina ed un operaio, aiutati da alcuni volontari aquilani e non - e il campeggio ora è in piena attività, come se fosse agosto.


«L'iniziativa è stata mia - sottolinea Tommaso -, non ho avuto alcun tipo di contatto con la Protezione civile e con le istituzioni. Una sola volta sono venuti i Carabinieri, ma per altri motivi, c'era stata una piccola lite. Sono stato io ad andare dalle forze dell'ordine per consegnare dei fogli con un censimento degli ospiti». In una situazione del genere ci si aspetta che partano piani ben precisi, che si attivi la struttura prevista per emergenze di questo tipo. «Mancava un responsabile - continua Tommaso -, un coordinamento. Ci son stati tanti proclami sulla grande accoglienza delle istituzioni, ma le istituzioni non hanno accolto nessuno, qui non si è mai visto nessuno, ad accogliere siamo stati noi operatori».


A metà aprile, finalmente, c'è stato un incontro e la questione è stata affrontata anche dal punto di vista economico. Non piace, con tutto quello che è successo, parlare di soldi. Ma gli operatori turistici e i loro fornitori hanno anticipato fino all'ultimo centesimo, e quelli più piccoli erano quasi al collasso. E' stata così stipulata una convenzione tra l'associazione di categoria, la Regione Abruzzo e la Direzione della Protezione civile. Sono emersi dati concreti, cifre. «Per quanto riguarda i campeggi, i villaggi e gli hotel fino a tre stelle - spiega il gestore del camping - sono previsti 43 euro a persona, per un servizio di pensione completa, 30 euro per ogni letto aggiuntivo e 8 euro per i bambini da due a sei anni. Il 50 per cento dei pagamenti, per il periodo fino al 30 aprile, dovrebbe arrivare a breve, mentre il resto ci sarà dato in 60 giorni. Tutto questo è stato stabilito in poche ore, ma per stilare una griglia del genere ci vorrebbero mesi».

Alla fine di tutto, queste cifre standard, non differenziate in base alle singole strutture, si rivelano inadeguate soprattutto per i grandi alberghi di lusso, che da subito hanno espresso preoccupazione per la stagione estiva, sicura fonte di maggiori guadagni. La convenzione attuale, nel frattempo, è valida fino al 18 maggio, poi ce ne sarà un'altra. Così, probabilmente, si capirà anche quale sarà la sorte degli aquilani sulla costa. Tommaso spiega che da quanto è emerso fino ad ora, in via non ancora ufficiale, «gli sfollati saranno trasferiti in appartamenti e strutture turistiche dell'interno». Si prospetta, dunque, ciò che all'inizio, non senza durissime critiche, si era cercato di evitare: gli sfollati trasferiti come pacchi, senza un piano, senza una strategia precisa che tenga conto delle esigenze di tutti.

venerdì 8 maggio 2009

AUTORI DOCUMENTARIO 'LA BRUTTA STAGIONE' REALIZZANO SECONDA PARTE SU SISMA

Dopo il devastante terremoto che ha colpito l'Abruzzo, i sei giornalisti praticanti autori del documentario "la brutta stagione - cronaca di un voto" hanno deciso di realizzare una seconda parte del video, dedicata proprio alla tragedia abruzzese. Il video postato qui sotto è il trailer de "la brutta stagione 2".



Il documentario "la brutta stagione - cronaca di un voto" - realizzato da Stefano Buda, Fabiana Calsolaro, Pier Paolo Di Nenno, Lorenzo Dolce, Barbara Gambacorta e Francesco Paolucci, con il coordinamento dell'inviato del Tg2, Angelo Figorilli - racconta le elezioni regionali abruzzesi partendo dall'arresto del governatore Ottaviano Del Turco e dagli scandali di Sanitopoli, per approdare alla crisi economica e alle conseguenze sui lavoratori.

Il video, proiettato in anteprima il 21 marzo nel Museo Vittoria Colonna di Pescara, è visionabile in questo post oppure sul sito ufficiale http://www.labruttastagione.tk.


LA BRUTTA STAGIONE - CRONACA DI UN VOTO from Lorenzo Do on Vimeo.

giovedì 7 maggio 2009

SU YOUTUBE IL VIDEO DI UN GIORNALISTA AQUILANO 'TERREMUTATO'

Il video postato di seguito è stato realizzato da Francesco Paolucci, un collega aquilano di 27 anni. In poco meno di cinque minuti, a modo suo, in questa che lui chiama "Nota video di un terremotato", racconta le sensazioni provate a partire dalle 3.32 di lunedì 6 aprile. Spiega inoltre che piuttosto che essere definito terremotato preferisce definirsi "terremutato". Il perché si capisce dal video.