Ricerca personalizzata

lunedì 9 febbraio 2009

TV: IN ONDA 'GRANDE FRATELLO', MENTANA NON CI STA E SI DIMETTE

Mediaset, nonostante la morte di Eluana Englaro, manda in onda il ''Grande Fratello'' e Enrico Mentana si dimette. In una nota, infatti, ha annunciato che domani rassegnera' le dimissioni da direttore editoriale per protesta contro la decisione della stessa azienda che, ''di fronte a un dramma che scuote il Paese intero, ha deciso di non cambiare di una virgola la sua programmazione di stasera su Canale 5, nonostante sia il Tg5 sia Matrix fossero pronti a aprire finestre informative sulla morte di Eluana''.

''Non e' cosi' - ha detto Mentana, mentre su Canale 5 va in onda il reality - che si fa informazione su una grande rete nazionale. Non esiste solo l'audience. Simili scelte tolgono credibilita' a chi le compie e personalmente non ho nessuna intenzione di avallarle. Stasera su Canale 5 il dramma e' quello della cacciata di una concorrente dal Grande Fratello. A mezzanotte, se va bene, si parlera' di Eluana, a Matrix. Andremo in onda comunque, per dovere di informare. Domani pero' - ha concluso - rassegnero' le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset, per un altro dovere, quello di coerenza''.

Il senatore del Gruppo Misto, Riccardo Villari, ha espresso solidarieta' ad Enrico Mentana, ''giornalista di razza e dalla schiena dritta, per la sua decisione di dimettersi, a seguito della scelta di Mediaset di trasmettere il Grande Fratello, come se nulla fosse accaduto''.

''Penso che Mentana - ha concluso Villari - stia dando una lezione di autonomia, indipendenza, professionalita' e correttezza, tanto piu' significativa in quanto viene in un momento cosi' delicato per il Paese e anche per l'informazione di questo Paese''.

Il senatore Vincenzo Vita (Pd) parla invece di ''resa alle ragioni del palinsesto, che prevalgono rispetto alle parole spese in questi giorni. Dalle reti di proprieta' del presidente del Consiglio - ha affermato Vita in una nota - era forse lecito aspettarsi una scelta diversa, alla luce della tanto sbandierata genuinita' dell'interessamento del premier alla tragica vicenda della famiglia Englaro. Constatiamo che la logica del Grande Fratello ha prevalso''.

Il direttore generale informazione di Mediaset, Mauro Crippa, ha preso atto delle dimissioni di Enrico Mentana da direttore editoriale, accettandole, ma ha sottolineato anche che Cologno Monzese ha seguito gli sviluppi del caso Englaro con una lunga diretta del Tg4 e con una finestra di Studio Aperto. Crippa annuncia anche che dopo il Grande Fratello ci sara' spazio per uno speciale del Tg5 sulla vicenda e quindi Matrix non andra' in onda.

''Mentana - ha sottolineato Crippa - e' un giornalista di grande esperienza che conosce bene le regole della tv commerciale che gli hanno consentito e gli consentono di lavorare in piena liberta' e autonomia editoriale. Non posso che prendere atto, e di fatto accettare, queste dimissioni - ha concluso - ma anche Mediaset ha una sua coerenza e pertanto questa sera dopo il Grande Fratello andra' in onda un'edizione speciale del Tg5 dedicata al caso di Eluana Englaro''.

DROGA: FUMARE MARIJUANA AUMENTA DEL 50% RISCHIO CANCRO TESTICOLI

La passione per la marijuana puo' giocare brutti scherzi ai ragazzi. Uno studio pubblicato su 'Cancer' ha infatti scoperto un legame tra un uso frequente o prolungato di marijuana e l'aumento del rischio di tumore ai testicoli. La ricerca, condotta su 369 uomini dai 18 ai 44 anni, rileva che fra i consumatori abituali di questa sostanza il rischio raddoppia rispetto ai coetanei che non hanno mai fumato uno spinello.

La ricerca, realizzata al Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle (Usa), per la prima volta indaga sul legame tra marijuana e questo tipo di tumore. Il campione, tutto composto da pazienti con cancro ai testicoli, e' stato sottoposto a un questionario e le risposte sono state poi confrontane con quelle di mille coetanei apparentemente sani. Anche tenendo conto di altri fattori di rischio, sembra proprio che il fatto di consumare marijuana comporti un 70% di pericolo in piu', mentre per chi la fuma regolarmente o fin da giovanissimo pare che il rischio di ammalarsi di cancro ai testicoli sia ben il doppio rispetto a chi non l'ha mai provata.

Secondo Janet Daling, fra gli autori della ricerca, la puberta' potrebbe essere una 'finestra' nel corso della quale i ragazzi sono piu' vulnerabili a fattori ambientali, come le sostanze chimiche presenti nella marijuana.

'EL PAIS': TENTATIVO DI GOLPE. Berlusconi proclama la sua 'pulsione di dittatura'

da elpais.com

di Paolo Flores D'Arcais, filosofo e direttore di ''Micromega''

Quello che Berlusconi sta cercando di fare e' un vero e proprio tentativo di golpe morale ed istituzionale. Vuole imporre al paese una legge medievale, che mira a togliere alle persone il diritto di decidere sulla propria vita e sul proprio corpo, per consegnarlo alla volontà totalitaria della Chiesa e dello Stato. E, in tal modo, nonostante tutte le decisioni adottate in tal senso da parte della magistratura (di ogni ordine e grado, compreso quello europeo) e il rifiuto del Capo dello Stato a firmare un decreto legge palesemente incostituzionale, Berlusconi ha annunciato che intende stravolgere legge e Costituzione con una seduta fiume del Parlamento e con proclami diretti al 'popolo' (cioe' ai telespettatori che manipola in forza del suo monopolio televisivo totalitario).

Il caso di Eluana Englaro è chiarissimo: in stato vegetativo da 17 anni, in stato vegetativo permanente da diciassette anni, aveva espresso al padre e agli amici la sua ferma volonta' di non essere 'salvata' da nessuna macchina, se mai le fosse accaduto quello che era accaduto ad una sua amica. Tale volonta' e' stata giudicata inequivocabile dai tribunali che si sono dovuti pronunciare, e quindi una sentenza definitiva e inappellabile ha consentito che a Eluana venisse 'staccata la spina'.

D'altro canto, la Costituzione italiana garantisce al cittadino il rifiuto di qualsiasi trattamento medico, anche quando la mancanza di esso possa provocare la morte. Non si puo' imporre, inoltre, l'alimentazione forzata.

Berlusconi ha deciso di aprire un vero e proprio 'casus belli', dichiarando la sua intenzione di cambiare immediatamente la Costituzione, dichiarando di voler cambiare immediatamente la Costituzione per poter governare sistematicamente con decreti-legge, senza le 'lungaggini' delle discussione parlamentari, proclamando così in modo aperto la sua pulsione di dittatura. L’Italia entra perciò in un periodo di emergenza democratica assoluta, tanto più grave in quanto l’Europa sembra ancora non rendersi conto della serietà della vocazione totalitaria di Berlusconi.

Nel paese è partito immediatamente un tam-tam mediatico di cittadini che vogliono auto-organizzare l’opposizione alle azioni liberticide del governo. Manca invece una reazione degna del nome da parte del Partito democratico di Veltroni, ormai impantanato nella sua subalternità psicologica e culturale al berlusconismo, malgrado le dichiarazioni di Berlusconi non lascino ormai adito a dubbi: il suo governo vuole distruggere ogni forma di controllo, ogni limite, ogni “balance”, ogni autonomia, che intralci la dittatura di fatto del governo.

Magistrati, giornalisti, sindacati e, piu' in generale, tutti i cittadini impegnati, vengono dichiarati 'comunisti', o magari vicini al terrorismo, solo perche' non si piegano ad un governo eversivo che sta facendo a pezzi la democrazia liberale in Italia.