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martedì 10 febbraio 2009

TESTAMENTO BIOLOGICO: COSI' E' REGOLAMENTATO NEL MONDO

In Italia, nell’ultimo periodo, si e’ parlato a lungo di ‘testamento biologico’, ma la normativa ha trovato molti ostacoli sulla sua strada. Ora potrebbe avere una brusca accelerazione con l'epilogo del caso Englaro, che ha acceso i riflettori sulla lacuna legislativa esistente nel nostro Paese. Ma come e' regolata nel mondo la complessa materia del fine vita?

- STATI UNITI D'AMERICA: Sono gli States a regolamentare per primi, con il 'Patient self determination Act', risalente al '91, il Testamento biologico o Testamento di vita (Living will) a conclusione di un lungo confronto iniziato negli anni '70 nelle Corti supreme di vari Stati, nella Corte federale, e nella societa' civile. Oggi e' delineabile la seguente situazione: nutrizione e idratazione sono considerati trattamenti sanitari, non mezzi per il mantenimento della vita; il paziente cosciente e capace puo' rifiutare i trattamenti anche se di sostegno vitale; per quanto riguarda il paziente non piu' cosciente, va rispettato il suo rifiuto di terapie se espresso e documentato in condizioni di capacita'; se il paziente non piu' cosciente non ha espresso, in condizioni di capacita', una propria volonta' sulle cure, la decisione sulle scelte terapeutiche sara' presa da un fiduciario (substituted judgement), solitamente un familiare.

- CANADA: A differenza che negli States, non esiste una politica uniformatrice in materia di 'living will'. Solo in alcuni Stati, come ad esempio Manitoba e Ontario, le direttive anticipate di trattamento hanno valore legale. Negli altri, invece, ogni Provincia assume decisioni autonomamente e in maniera diversa.

- AUSTRALIA: Anche qui, come in Canada, manca una legge uniformatrice, tant'e' che e' in corso un acceso dibattito che vede tuttavia contrapposti coloro che vogliono una normativa che regoli il testamento biologico e i fautori dell'eutanasia, soprattutto per i malati terminali. Vi sono poi, anche in Australia, alcuni Stati che si sono dotati di una legge sul 'Living will', con provvedimenti che ricalcano la normativa statunitense.

In EUROPA non esiste ancora una disciplina sul Testamento biologico recepibile dagli Stati membri, alcuni dei quali, comunque, hanno adottato autonomamente normative in materia.

- BELGIO: E' dal 2002 che nel piccolo Stato europeo e' prevista l'eutanasia, su richiesta esplicita del paziente. Ai cittadini viene riconosciuta anche la possibilita' di predisporre un testamento biologico con dichiarazioni anticipate di trattamento, scegliendo a quali cure sottoporsi e quali rifiutare.

- DANIMARCA: Con una legge sul 'living will' e' stata istituita un'apposita 'Banca dati elettronica', che custodisce le direttive anticipate presentate dai cittadini. In caso di malattia incurabile o di grave incidente, i danesi che hanno depositato il testamento medico - documento che ogni camice bianco e' tenuto a rispettare - possono chiedere l'interruzione delle cure e dei trattamenti, e di non essere tenuti in vita artificialmente. Nel caso di sopravvenuta incapacita', il diritto del malato puo' essere esercitato dai familiari.

- FRANCIA: La materia del fine vita e' regolamentata con una legge del 2005, che riconosce il principio di rifiuto dell'accanimento terapeutico, e prevede che possano essere sospesi o non iniziati gli atti di prevenzione, indagine o cura che appaiano inutili, sproporzionati o non aventi altro effetto che il mantenimento in vita artificiale del paziente. E' riconosciuta la figura del fiduciario, da consultare nel caso il paziente sia incapace di esprimere le proprie volonta'. Se non c'e' direttiva, comunque, la scelta spetta ai medici.

- GERMANIA: Manca una norma ad hoc, ma il testamento biologico trova attuazione nella pratica e conferma nella giurisprudenza. La Corte Suprema federale, infatti, emise nel marzo 2003 una sentenza con la quale dichiarava la legittimita' e il carattere vincolante della 'Patientenverfuegung', termine tedesco che sta per volonta' del paziente, riconducendola 'al diritto di autodeterminazione dell'individuo'. Se non c'e' volonta' scritta, decide il giudice tutelare.

- INGHILTERRA: Realta' analoga a quella tedesca nel Regno Unito, dove il 'living will' e' riconosciuto fin dal 1993, da una consolidata giurisprudenza che ha anche fissato alcune condizioni per la validita' del testamento biologico. L'orientamento britannico su questo delicato tema si e' delineato soprattutto attorno al caso Blond, relativo a un paziente in stato vegetativo che veniva alimentato e idratato artificialmente, proprio come Eluana Englaro. I giudici decisero che i medici non avevano l'obbligo di somministrare trattamenti divenuti inutili a seguito della valutazione scientifica della condizione di vita del paziente e che, quindi, non erano rispondenti al suo 'migliore interesse'. Per cui se il paziente non era in grado di accettare o rifiutare i trattamenti e non aveva rilasciato in precedenza una dichiarazione di volonta' in materia, una volta informati i familiari, si poteva legittimamente procedere all'interruzione dei trattamenti.

- OLANDA: E' notoriamente il primo Paese al mondo che, nel 2001, ha modificato il Codice penale per rendere legali, in alcune circostanze rigorosamente normate, sia l'eutanasia sia il suicidio assistito dal medico. Questa normativa contiene anche la disciplina relativa al testamento biologico. Le dichiarazioni di volonta' possono essere sottoscritte anche da minori, purche' i genitori siano d'accordo se il minore ha fra i 12 e i 16 anni, mentre se ha fra i 16 e i 18 anni e' sufficiente che ne siano stati informati.

- SPAGNA: Le norme sulle dichiarazioni anticipate di volonta' in Spagna sono contenute all'interno di una piu' ampia legge sui diritti dei pazienti entrata in vigore nel 2003. E' dunque riconosciuta al cittadino maggiorenne la facolta' di manifestare anticipatamente e per iscritto la propria volonta' in merito a cure e terapie cui essere sottoposto, nel caso dovesse perdere la capacita' di esprimerle personalmente. Egli puo' inoltre nominare un suo rappresentante, dunque anche qui entra in gioco la figura del fiduciario, che puo' fungere da interlocutore con i medici per realizzare le sue volonta' ed evitare che ci sia accanimento terapeutico.

'FAMIGLIA CRISTIANA': ITALIA PRECIPITA VERSO LEGGI RAZZIALI. DENUNCIA DI MARONI

L’editoriale d’apertura di Famiglia Cristiana di questa settimana e’ dedicato agli ultimi provvedimenti del Governo sulla sicurezza. "Il soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba – scrive il settimanale -, che spira nelle osterie padane, e' stato sdoganato nell'aula del Senato della Repubblica. E dire che Beppe Pisanu, ex ministro dell'Interno con la schiena dritta, aveva messo in guardia circa quella brama di menare le mani, gia' colpevole attorno ai tavoli del bar. Nessuno ha colto il suo grido d'allarme e l'Italia precipita, unico Paese occidentale, verso il baratro di leggi razziali, con medici invitati a fare la spia e denunciare i clandestini (col rischio che qualcuno muoia per strada o diffonda epidemie), cittadini che si organizzano in associazioni paramilitari, al pari dei ''Bravi'' di don Rodrigo, registri per i barboni, prigionieri virtuali solo perche' poveri estremi, permesso di soggiorno a punti e costosissimo''.

''La 'cattiveria', invocata dal ministro Maroni, e' diventata politica di Governo, trasformata in legge -si legge ancora nell'editoriale -. Cosi', questo Paese, gia' abbastanza 'cattivo' con i piu' deboli, lo diventera' ancora di piu': si e' varcato il limite che distingue il rigore della legge dall'accanimento persecutorio. Il ricatto della Lega, di cui sono succubi maggioranza e presidente del Consiglio, mette a rischio lo Stato di diritto. La fantasia del 'cattivismo' padano fa strame dei diritti di uomini, donne e bambini venuti nel nostro Paese in fuga da fame, guerre, carestie, in attesa di un permesso di soggiorno (a margine: che credibilita' ha il progetto di un'Italia federalista in mano alla Lega?)''.

''Eppure, nessuna indignazione da parte dei cattolici della maggioranza, nessun sussulto di dignita' in nome del Vangelo: peccano di omissione e continuano a ingoiare ''rospi'' padani senza battere ciglio, ignari della dottrina sociale della Chiesa". La Lega – conclude l’editoriale -, invece, esulta. Finalmente, il 'bastone padano', evocato da Borghezio nel 1999, oggi e' strumento d'ordine autorizzato dal Parlamento''.

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si e’ detto "profondamente indignato e offeso dalle deliranti dichiarazioni di 'Famiglia Cristiana'. E' un attacco di violenza inaudita nei toni e nei contenuti – ha detto -, tanto piu' inaccettabile in quanto si fonda su presupposti palesemente falsi".

"Le norme del pacchetto sicurezza all'esame del Parlamento Italiano – ha detto il ministro - sono gia' in vigore in molti Paesi europei, senza che i Governi di questi stessi Paesi siano mai stati insultati con tanta violenza come 'Famiglia Cristiana' fa regolarmente con quello italiano. Per tutelare la mia onorabilita' e quella della carica che ricopro ho deciso quindi – ha concluso Maroni - di dare mandato ai miei legali di agire in ogni sede civile e pensale per contrastare questa aggressione premeditata da parte di chi usa consapevolmente la violenza di affermazioni false per combattere chi ha opinioni diverse dalle proprie".

Walter Veltroni ha appoggiato il settimanale e, facendo sue le parole di ‘Famiglia Cristiana’, ha detto: ''L'Italia sta precipitando verso le leggi razziali. E adesso il ministro Maroni denunci anche me''.

GRAN BRETAGNA: RICERCATO PER OMICIDIO ADESCA DONNE SU FACEBOOK

Caccia al killer sulle pagine di Facebook: un sospetto assassino, ricercato in Gran Bretagna per l'omicidio della sua ex compagna, starebbe utilizzando il sito per contattare nuove potenziali vittime. George Appleton, 40 anni, e' stato descritto dalla polizia - che sta indagando sulla morte della 36enne Clare Wood, il cui corpo semi-carbonizzato e' stato trovato venerdi' scorso nella sua abitazione di Salford, vicino a Manchester, - come ''una grave minaccia per le donne''.

Gli agenti hanno gia' raggiunto e avvertito diverse donne che l'uomo aveva contattato su Facebook e su altri siti di incontri, dicendo loro di non incontrarlo di persona per nessun motivo. Appleton e la Wood, madre di una bambina di 10 anni, si erano lasciati di recente dopo una relazione piuttosto lunga e vivevano a poca distanza l'uno dall'altra. Appleton e' un regolare utente di Facebook e utilizza diversi soprannomi nei vari siti di incontri di cui fa parte.