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giovedì 29 gennaio 2009

Londra, cane anti-droga ucciso da cancro al naso

da Repubblica.it

Dopo anni di servizio con il dipartimento di polizia di Avon e Somerset, Max si è ammalato di un raro tumore fulminante


Londra, cane anti-droga ucciso da cancro al naso

LONDRA - Per il lavoro ha dato la vita e il suo caso sta commovendo l'Inghilterra. Questa volta, a far puntare il dito contro i rischi professionali che in troppi casi portano alla morte, è la triste storia di un cagnolino, che, a nove anni, è stato ucciso da una rara forma di cancro al naso. Malattia professionale, sì. Perché Max, uno Springer Spaniel, lavorava da anni con la polizia inglese, addestrato a scovare cocaina e altre droghe. Era bravissimo, un aiuto prezioso per gli agenti: proprio la sua bravura a sniffare le sostanze stupefacenti potrebbe essergli stata fatale, causando nel tempo la malattia che lo ha fatto morire la scorsa settimana.

Max era in servizio presso il Dipartimento di polizia di Avon e Somerset, riferisce il quotidiano britannico Telegraph, e viveva con la sua addestratrice, l'ispettore Anne Higgins, che ha commentato, distrutta: "E' quasi ironico che quell'organo meraviglioso che lo rendeva così speciale nel suo lavoro sia stato la sua rovina".

Fino a qualche settimana fa Max stava bene. Poi, all'improvviso, ha cominciato ad apparire stanco e apatico. Il tumore, fulminante, ha agito molto velocemente sul cagnolino che era già in "pensione" da un anno, dopo un'artrite agli arti posteriori che lo costringeva a muoversi con l'aiuto di un'apparecchiatura su ruote. Il cancro di cui si è ammalato aveva interessato anche le zampe anteriori e lo avrebbe ridotto all'immobilità in poco tempo.

La malattia che lo ha colpito è estremamente rara nei cani e rappresenta l'uno, due per cento dei casi, spiega il veterinario che lo aveva in cura, Kate Fairclough. Il lavoro che per anni Max ha svolto ha senz'altro giocato un ruolo importante nella sua malattia, aggiunge, anche se possono aver influito altri fattori ambientali.

La settimana scorsa, le sue condizioni sono peggiorate di colpo. "Ha lottato fino all'ultimo ed ha avuto una vita piena di successi", ricorda la sua addestratrice. "Grazie a lui, molti malviventi sono spariti dalla circolazione".

(28 gennaio 2009)

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